Formato: 0,375 l
Regione/Zona: Toscana, Sovicille (SI)
Le Uve: 60% Trebbiano, 40% Malvasia del Chianti
Il Terreno: mediamente argilloso, ricco di ferro riconoscibile dal tipico colore rosso della terra, frammisto ad ampie zone tufacee e con residui fossili e di carbone
Ubicazione dei vigneti: Località Poggio Salvi nel Comune di Sovicille, su un declivio volto a sud/sud-ovest che va degradando dai 300 a 250 metri s.l.m.
Note di Produzione: il tipo di coltivazione è il “guyot”, con sesto di impianto 2,5 x 0,70 m. e con una produzione massima di uva per ettaro di 7000 Kg
Vendemmia: La raccolta è manuale ed è svolta alla fine della vendemmia, di solito verso metà ottobre. Le uve vengono selezionate con cura scegliendo i grappoli più spargoli e più sani che vengono appesi a dei ganci attaccati l’uno con l’altro al soffitto, in stanze ben areate, per l’appassimento.
Vinificazione: dopo un paio di mesi di appassimento le uve vengono pigiate ed il mosto, denso e dolcissimo, viene messo dentro a dei “caratelli” di rovere da 225 litri posti sotto il tetto della cantina
Affinamento: il Vin Santo rimane nei “caratelli” per circa 4 anni subendo tutti gli sbalzi di temperatura (caldo/freddo) come vuole la tradizione toscana. Durante questo lungo periodo il vin santo fermenta più volte e lentamente si ossida, diventando di un colore giallo oro ed acquisisce l’aroma dei lieviti che si sono depositati sul fondo del caratello negli anni (la madre). Finisce l’affinamento in damigiane di vetro per alcuni mesi e poi in bottiglia
L'Occhio: colore dorato brillante
Il naso: profumi intensi e complessi di mandorla e arancia dovuti al lungo invecchiamento
La bocca: di ottima struttura, vellutato, armonioso, moderatamente dolce
Mangiando: il vin santo è un vino dolce da dessert che si accompagnamento ai dolci secchi tipici della Toscana (cantuccini) ed ai formaggi dal sapore forte come il gorgonzola.
Da servire: a 8/10° C.